n. 31 Inverno 2014

n. 31 - inverno2014
SPECIALI
10   Cretino (Valtellina) Storia della malattia endemica
24   Gli sci dello zio Rinaldo e altre storie della corte dei Buzzi
34   Racconti inediti Nijinsky
44   Ragni di Lecco
50   Grosio Il presepe vivente

ALPINISMO
52   Valmalenco Monte e cima di Rosso (m 3366)
64   Approfondimenti Monterosso
66   Alpi Orobie Cima di Cagamei (m 2913)
74   Valchiavenna Monte Bardan (m 2812)

ESCURSIONISMO
80   Alta Valtellina Bormio: l''anello della Reit
88   Alpi Orobie Alla scoperta della val Belviso
96   Approfondimenti La costruzione della diga di Frera
102   Approfondimenti Dagli impianti alla Riserva

RUBRICHE
106   Valtellinesi nel mondo Davide Taloni: viaggio ribelle
114   Natura Il ritorno del lupo
118   Poesie La mèla
120   Fotografia Dietro lo scatto
124   Le foto dei lettori
136   Giochi
138   Le ricette della nonna Coppetta

EDITORIALE 
Avrei voluto scrivere qualcosa sul povero orso, sulla follia di deportarlo per reintrodurlo nelle Alpi italiane dove, dopo 150 anni, non c'è più spazio per un animale tanto vagabondo e opportunista. Sulla predazione di fondi europei derivante da questa operazione. Sugli altrettanto poveri ultimi pastori che hanno custodito le Alpi per secoli e che ora si vedono accusare - da chi la montagna né la vive né vuole ammettere l'eccessiva urbanizzazione del territorio - di rovinare l'habitat ai grandi predatori volendosi difendere dalle razzie di bestiame.
Avrei voluto raccontare delle falangi di animalisti estremisti prive di ogni buon senso che, a seconda della moda, eleggono animali di classe A, a cui vengono attribuiti valori e sentimenti umani (solo quelli positivi), e di classe B, trasformabili in scatolette per quelli di classe A. Della stampa, che dà notizie non per fare corretta informazione, ma solo per attirare pubblico o distrarlo da altre tematiche. Giochi di prospettive.
Credo mi sarei addentrato in discorsi troppo complessi per le poche righe di un editoriale, per la scarsa predisposizione di molti a mettere in discussione un punto di vista che fa moda e soprattutto per le mie stesse capacità giornalistiche: per fortuna una bellissima vignetta mi è venuta in soccorso più di mille parole. Certo è che ogni volta che l'uomo gioca a scacchi con gli equilibri della Natura, di cui lui stesso è una pedina, combina dei grandissimi disastri!
di Beno
 
 
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