n.33 - Estate 2015

n. 33 - estate2015SPECIALI
11    Aldo Bonacossa L'enciclopedia ambulante della montagna
22    Scienza Raman in Valchiavenna
26    Racconti inediti La Topa della Bea
32    Lanzada Appuntamenti con la tradizione

ALPINISMO
38    Alta Valtellina Monte Zebrù (m 3740)
50    Valchiavenna Pizzo Galleggione (m 3107)
62    Approfondimenti Valle dell'Acquafraggia

ESCURSIONISMO
64    Alta Via della Valmalenco IV tappa
84    Alta Valtellina Monte delle Scale (m 2521)
98    Alpi Orobie Val Cervia
106  Alpi Orobie Pizzo di Rodes (m 2829)
115  Approfondimenti Rifugio Ottorino Donati

RUBRICHE
120  Valtellinesi nel mondo Lena, il fiume dei mammut
128  Natura Martin pescatore
134  Fotografia Lo zaino del fotografo
138  Il miglior fotografo
139  Le foto dei lettori
150  Vincitori e vinti
153  Giochi
154  Le ricette della nonna Antipasto di verdure di stagione



EDITORIALE 

La meteopatia domenicale è la più diffusa malattia tra gli escursionisti italiani e ogni anno colpisce milioni di persone. Generalmente si accompagna al nerdismo e può essere contratta anche da individui giovani e in buono stato di salute. Studi scientifici hanno evidenziato che la meteopatia domenicale si mantiene latente e asintomatica durante i giorni lavorativi, se non per un ossessivo-compulsivo pellegrinare sui siti meteorologici, specialmente quelli dove si trovano azzardate previsioni a 15 giorni con frequente incidenza di catastrofi e record climatici.

A poche ore dalle ferie la patologia si manifesta in seguito al contatto visivo, anche occasionale, con un bollettino meteo nefasto. Il soggetto colpito va in ansia, diviene improvvisamente idrofobico e rifiuta ogni rapporto con la natura e l'aria aperta. Nei casi più gravi il decorso sfocia in uno stato di completa immobilità sul divano o nella ricerca di rifugio in un centro commerciale con luce artificiale.

Al momento non esistono cure veramente efficaci e gli effetti dei comportamenti originati dalla malattia si riflettono, oltre che su amici e famigliari, anche sugli operatori turistici che si vedono annullare "ad minchiam" le prenotazioni.

Io posso solo dirvi che se mi fossi lasciato colpire dalla meteopatia domenicale non avrei realizzato alcune delle mie fotografie più belle, o vissuto situazioni favolose, come quella di poter prendere il sole tra le mani al sopraggiungere di un temporale.

 

di Beno
 
 
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