SPECIALI11 Aldo Bonacossa L'enciclopedia ambulante della montagna
22 Scienza Raman in Valchiavenna
26 Racconti inediti La Topa della Bea
32 Lanzada Appuntamenti con la tradizione
ALPINISMO38 Alta Valtellina Monte Zebrù (m 3740)
50 Valchiavenna Pizzo Galleggione (m 3107)62 Approfondimenti Valle dell'Acquafraggia
ESCURSIONISMO64 Alta Via della Valmalenco IV tappa
84 Alta Valtellina Monte delle Scale (m 2521)
98 Alpi Orobie Val Cervia106 Alpi Orobie Pizzo di Rodes (m 2829)
115 Approfondimenti Rifugio Ottorino Donati
RUBRICHE
120 Valtellinesi nel mondo Lena, il fiume dei mammut
128 Natura Martin pescatore
134 Fotografia Lo zaino del fotografo
138 Il miglior fotografo
139 Le foto dei lettori
150 Vincitori e vinti
153 Giochi
154 Le ricette della nonna Antipasto di verdure di stagione
EDITORIALE
La meteopatia domenicale è la più diffusa malattia tra gli escursionisti italiani e ogni anno colpisce milioni di persone. Generalmente si accompagna al nerdismo e può essere contratta anche da individui giovani e in buono stato di salute. Studi
scientifici hanno evidenziato che la meteopatia domenicale si mantiene latente e asintomatica durante i giorni lavorativi, se non per un ossessivo-compulsivo pellegrinare sui siti meteorologici, specialmente quelli dove si trovano azzardate
previsioni a 15 giorni con frequente incidenza di catastrofi e record climatici.
A poche ore dalle ferie la patologia si manifesta in seguito al contatto visivo, anche occasionale, con un bollettino meteo nefasto. Il soggetto colpito va in ansia, diviene improvvisamente idrofobico e rifiuta ogni rapporto con la natura e l'aria
aperta. Nei casi più gravi il decorso sfocia in uno stato di completa immobilità sul divano o nella ricerca di rifugio in un centro commerciale con luce artificiale.
Al momento non esistono cure veramente efficaci e gli effetti dei comportamenti originati dalla malattia si riflettono, oltre che su amici e famigliari, anche sugli operatori turistici che si vedono annullare "ad minchiam" le prenotazioni.
Io posso solo dirvi che se mi fossi lasciato colpire dalla meteopatia domenicale non avrei realizzato alcune delle mie fotografie più belle, o vissuto situazioni favolose, come quella di poter prendere il sole tra le mani al sopraggiungere di un temporale.
di Beno