SPECIALI
14 Fernando De Rosa Non lordate le vette
22 Clima Un gradino dopo l'altro verso l'estremo
32 Racconti di Antonio Boscacci Il pettirosso
ALPINISMO
36 Alta Valtellina Traversata delle cime di Platòr (m 2937)
45 Valchiavenna/val Masino Route Fracassi - 3^ tappa)
52 Valchiavenna Route Fracassi - 4^ tappa
56 Valchiavenna Route Fracassi - 1^ tappa
64 Val Masino L'anello degli alpeggi
ESCURSIONISMO77 Valmalenco Rifugio Cristina - Acquanegra
82 Valmalenco Traversata del monte di Acquanegra
86 Approfondimenti Interviste a V. Negrini e A. Della Maddalena
92 Orobie Da Gerola al pizzo dei Tre Signori (m 2554)
102 Valchiavenna La mulattiera tra Borgonuovo e Savogno
RUBRICHE
108 Viaggi Grecia
117 Natura Rombo il Bombo / Carlina
126 Fumetti Poggi Texas Rangers
134 Rubriche Oggetti / Foto dei lettori
146 Le ricette della nonna Fichi secchi
EDITORIALE
di Beno
Quest'estate è diventato di dominio pubblico il caso della nostra
guida di scialpinismo
Val Gerola e Albaredo. Tutte le cime con gli
sci, boicottata dai sindaci dei comuni delle valli del Bitto (Cosio,
Rasura, Pedesina, Gerola Alta e Albaredo per San Marco) e dal Parco
delle Orobie Valtellinesi. Il motivo del boicottaggio, concretizzatosi
in un tentativo di crearci difficoltà economiche non pagando le copie
prenotate e stampate in più apposta per gli enti, è l'aver accennato
alla conosciutissima e paradossale storia del formaggio Bitto e aver
elogiato lo Storico Ribelle, marchio nato per la tutela e la
distinzione del formaggio tradizionale delle valli del Bitto. Elogio
coerente con il nostro pensiero e che non contravveniva ad alcun
accordo, né scritto, né orale.
Ignorate ben tre PEC (tra cui anche quella del Prefetto), la mia
denuncia nell'editoriale del n.49-Estate 2019 e la polemica esplosa in
rete nelle settimane successive hanno destato i sindaci e il
presidente del Parco dal silenzio dietro al quale si erano rifugiati.
La vicenda ha avuto gli onori della cronaca persino sulle pagine
nazionali di
Repubblica.
Gli articoli pubblicati riportano le repliche dei sindaci e del
presidente del Parco delle Orobie Valtellinesi, che è persino arrivato
a negare di aver fatto l'ordine! Tra le imbarazzanti giustificazioni
degli amministratori, è risuonato il mantra coniato da Patrizio Del
Nero, sindaco di Albaredo: “Parliamo di una guida turistica cioè di un
prodotto commerciale e non editoriale: appellarsi alla libertà di
stampa in questo caso non ha senso.”
Chi ha letto acriticamente tale ragionamento, non trovando alcun
commento e vedendolo per di più ripetuto in varie occasioni e non solo
dal suo inventore, potrebbe credere che un prodotto messo in vendita
non goda della libertà di stampa oppure che per gli enti sia lecito
disattendere gli accordi commerciali qualora il libro non rispecchi il
pensiero dei loro rappresentanti in ogni singolo argomento trattato.
Ho perciò sottoposto la frase, fornendo tutta la documentazione e la
rassegna stampa che la contestualizzano, a scrittori, giornalisti,
editori, attori, intellettuali e noti personaggi del mondo della
montagna, chiedendo loro un commento.
Nella rivista, perciò, troverete i pareri di:
• Franco Monteforte (scrittore e storico)
• Luisa Bonesio (geofilosofa, già docente all'Università di Pavia)
• Enrico Camanni (scrittore)
• Giuseppe Laterza (editore)
• Alessandro Galimberti (Presidente dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia)
• Bruno Fasani (direttore de L'Alpino)
• Giuseppe Cederna (attore e scrittore)
• Bruno Ciapponi Landi (studioso)
• Pietro Sardo (giornalista e responsabile internazionale dei Presìdi Slow Food)
• Piero Carlesi (giornalista)
• Adriano Stiglitz (Direttore Biblioteca Pio Rajna)
• Chiara Rabbiosi (ricercatrice in Geografia Culturale all'Università di Padova)
• Fabio Meraldi (Guida Alpina e Maestro di Alpinismo)
• Giulio Cederna (giornalista)
• Marco Vitale (economista)