Matteo Gianatti

Matteo Gianatti

Classe 1985, fin da piccolo il mio sguardo è catturato dall'incanto della natura e delle nostre belle Alpi. Così, mentre gli altri ragazzini giocavano a calcio, io disegnavo montagne, alte e immacolate. E sognavo. L'inviolata piramide del pizzo Rodes, la strapiombante dolomitica cresta di Reit.
Durante l'adolescenza pratico diversi sport, in particolare ciclismo e corsa su strada come mezzofondista tra il 2000 e il 2002.
Qualche anno dopo, l'amore innato per la montagna, l'abitudine alla fatica e il gusto per la sfida aprono le porte all'escursionismo, verso traguardi lontani e desolati, lungi da una società sempre più viziata e corrotta. Un freddo pomerioggio d'agosto, l'interminabile salita fra i severi precipizi che portano all'Ables inaugura una lunga serie di ascensioni. Udire il vento fischiare fra i ghiacci, torrioni e rottami, guardare la luna scansare le ultime luci del sole al tramonto, il gelido e angusto bivacco, la sagoma nera del monte Cristallo nella notte infinita, sentire il silenzio più forte, lontano dagli altri, lontano da tutti, amplifica l'inconscia sensazione di appartenenza allo spazio grandioso, nel trionfo di un primordiale senso di libertà.
Tra il 2004 e il 2007 le mie sortite da eremita si risolvono ogni settimana a Milano, dove studio all'università di Geologia.
La crescente passione per i fenomeni atmosferici sfocia nella collaborazione con il portale "Meteo Piateda", e di lì a poco nell'installazione di un osservatorio meteorologico amatoriale.
Sono responsabile della cartografia per la rivista trimestrale “Le montagne divertenti”, mentre l'omonimo sito internet di alpinismo/escursionismo ospita diverse mie pubblicazioni nella sezione dedicata all'alta Valtellina.
Fotografo professionista, collaboro con il quotidiano "La provincia di Sondrio" e con società sportive nella documentazione fotografica di eventi in Lombardia.
created with ObjectWeb framework