SPECIALI10 Ritorno alla terra Grano saraceno
25 Personaggi Ettore Castiglioni (1908-1944)
32 Racconti inediti Il bidé della contessa
38 Clima 2014 I record dell'anno trascorso
44 Novità in biblioteca
ALPINISMO50 Traversate Dalla val Masino alla Valchiavenna
62 Alpi Orobie Pizzo del Diavolo di Malgina (m 2926)70 Alta Valtellina Cima di Saoseo (m 3264)
ESCURSIONISMO78 Alta Via della Valmalenco III tappa
90 Approfondimenti Monte Disgrazia e ghiacciai
94 Approfondimenti Val Sissone96 Approfondimenti Zingari degli alpeggi
100 Versante retico La camminata dei ci(a)ncètt
RUBRICHE
108 Valtellinesi nel mondo GR 20 - Attraverso la Corsica
120 Natura Gallo forcello
127 Fotografia Gli effetti del tempo
130 Il miglior fotografo
131 Le foto dei lettori
143 Vincitori e vinti
144 Giochi
146 Le ricette della nonna Taiadìn
EDITORIALE
Sono sotto gli occhi di tutti alcuni mali del mondo moderno: stili di vita troppo frenetici e stressanti, la folle rincorsa a chimere
create da una società che non distingue gli indicatori economici da quelli del benessere reale, il consumo del territorio, lo
spreco dissennato delle risorse, la corruzione e le ingiustizie sociali, la perdita di capacità motorie dovuta a uno stile di vita
troppo sedentario, la mancanza di contatto con la natura...
Tuttavia ai più sembra impossibile trovare una speranza di cambiamento, anche solo per se stessi. Questo credo dipenda dalla
pressione mediatica che spaventa le persone, le fa sentire inadeguate qualora non siano aggiornate e allineate con gli ultimi
modelli consumistici che, tra le altre bestialità, bandiscono i momenti di riflessione e di introspezione: non si può non essere
impegnati a fare o a comunicare qualcosa anche qualora non si abbia niente di importante da fare o da raccontare.
Questa è la moderna schiavitù. Le catene non sono più di ferro, ma wireless e si manifestano in una totale sudditanza
psicologica: sottili e rodati meccanismi di marketing hanno portato all'autoimposizione di comportamenti e abitudini che
mantengono e rafforzano lo stato delle cose, emarginando, deridendo e demonizzando chi ha trovato il modo per affrancarsi.
In tutto ciò, per di più, si è convinti di essere liberi, in quanto si può scegliere o votare. Poco importa se le alernative offerte
conducano tutte nella medesima direzione. Ah, qualcuno mi contesterà: «Lo schiavo non aveva stipendio.» In effetti è vero, ma
lo stipendio non è che uno degli aggiornamenti moderni della schiavitù, da spendersi rigorosamente in prodotti che ingrassano
ulteriormente il sistema, ma non sfamano il nostro animo.
Il ritorno alla terra, ai momenti in cui si ammira la natura volendone essere parte, quando si fa qualcosa solo perché è bello
e non per averne in cambio soldi, quando l'etica e il rispetto prevaricano l'opportunismo, quando si è incuriositi e si studia,
quando si inizia un percorso di cui a beneficiarne saranno le prossime generazioni: questi sono tutti momenti di vera libertà, il
cui sapore mostrerà a tutti un'inaspettata quantità di vie d'uscita.
di Beno