Giorgio Orsucci

Giorgio Orsucci

Sono nato il 14 dicembre 1991 nella cornice urbana di Vimercate, cittadina brianzola, e qui abito tuttora, piuttosto periferico quindi rispetto alla realtà valtellinese, dove risiede il vero fulcro della rivista. Mi sono appassionato alla montagna fin da bambino; forse ancora gattonavo per i sentieri e mi esibivo in accurate imitazioni del fischio della marmotta, quando ho preso il comando nell’organizzazione delle escursioni domenicali della mia famiglia. Sono nato il 14 dicembre 1991 nella cornice urbana di Vimercate, cittadina brianzola, e qui abito tuttora, piuttosto periferico quindi rispetto alla realtà valtellinese, dove risiede il vero fulcro della rivista. Mi sono appassionato alla montagna fin da bambino; forse ancora gattonavo per i sentieri e mi esibivo in accurate imitazioni del fischio della marmotta, quando ho preso il comando nell’organizzazione delle escursioni domenicali della mia famiglia. È proprio nell’ambiente montuoso, fra cime e laghi alpini, che è nata ed è maturata anche un’altra mia inclinazione, quella per la fotografia, un’arte capace di raccontare i momenti più magici delle nostre escursioni (particolarmente utile per me che ho poca memoria). Dal 2007 unisco fotografia e montagna nel mio sito web (www.orsu.it), un progetto a metà strada fra un archivio fotografico e un portale di escursioni, nel quale riverso anche tutta la mia passione per il mondo telematico. Oggi tento di agire su più fronti possibili, cercando di identificare i campi lavorativi più adatti alle mie capacità: faccio foto ogni volta che posso (armato della mia fedele reflex, Viky), intraprendo la creazione di nuovi portali web (sarà la mia strada verso la ricchezza? Sarò l’inventore di un nuovo Facebook?), mi confronto con le prime esperienze lavorative (faccio alcuni servizi per un’agenzia pubblicitaria vagando per le città del Nord) che danno un notevole contributo alla paghetta mensile, mi presto (per quanto mi è possibile) al Servizio Glaciologico Lombardo in alcune missioni di palinatura al seguito della eminente famiglia dei Lojacono, collaboro con il gruppo di Alpinismo Giovanile della sezione CAI della mia città (www.caigiovanile.tk), e naturalmente appoggio Le Montagne Divertenti nel suo progetto di valorizzazione delle montagne di Sondrio; e per questo devo ringraziare “il Moiola”, amico di penna e consigliere ufficiale di fotografia, che sta credendo in me pubblicando i miei primi articoli. Tutte queste attività sono però relegate agli spazi liberi concessi dal Liceo Classico, dove mi sono buttato incoscientemente e da cui non vedo l’ora di uscire: come è possibile che, mentre fuori i ghiacciai si stanno sciogliendo, io me ne sto ogni giorno chiuso in una gabbia a leggere insulsi versi in greco antico?? Mi mancano solo due anni, posso resistere, e già respiro il profumo della libertà, e già vedo la luce delle albe che vedrò dalle cime delle montagne… bella l’illusa gioventù! In montagna, mi vanto di essere di facile individuazione: sono fra i pochi “asceti” (forse meglio “masochisti”?) che vanno in montagna con i sandali, disdegnando secoli di tradizione escursionistica che vuole lo scarpone come calzatura obbligata. In realtà, dopo esser stato a piedi nudi sul Ghiacciaio del Suretta, penso di poter anche provare una scalata in infradito. Dopo aver dato prova di essere tremendamente logorroico e di avere (vane?) speranze di gloria, termino con l’annosa questione che divide il mondo intero… meglio Nikon o Canon? Chi sa rispondermi, mi mandi un fischio! Buone montagne a tutti!

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