SPECIALI
10 La storia dello sci in Valtellina Dagli albori agli anni '60
25 La storia dello sci in Valtellina Ricordi e cartoline
32 Due rifugisti e una mula A spasso per le Orobie
39 Dal mulo al bep
46 Archeologia dei toponimi
ALPINISMO
52 Alta Valtellina Cima Piazzi (m 3439)
58 Approfondimenti 27 dicembre 1973
60 Valchiavenna Pizzo Stella (m 3163)
66 Approfondimenti Rifugio Chiavenna
68 Alpi Orobie Monte Lago e monte Pedena
ESCURSIONISMO
76 Valmalenco L'anello dell'amianto e dell'uva
86 Approfondimenti Testimonianze d'amianto
91 Approfondimenti Vino in cambio di demantoide
92 Alta Valtellina Pravadina e la stretta del Diavolo
RUBRICHE
100 Valtellinesi nel mondo Galles - Snowdonia
108 Natura Scoiattoli a confronto
114 Musei L'Ecomuseo della Valmalenco
120 Click d'inverno Tracce
124 Racconti Segni del destino
126 Le foto dei lettori
136 Giochi
138 Le ricette della nonna Gnocchi di zucca
EDITORIALE
Servono iniziative che partono dal basso, da persone umili e volenterose, lontane dalla politica, ma vicine alla loro terra e che non hanno paura di far fatica.
Senza tante parole e acronimi, senza budget milionari, senza i nomi evidenziati in grassetto dalla stampa locale, senza portaborse, senza ipocrisie, si riescono a fare grandi cose (e chissà quante se ne potrebbero fare se si mettesse la museruola ai predatori di risorse)!
Una di queste è stata la Wine Trail, una manifestazione di corsa tra i vigneti che il 22 novembre 2013 ha permesso a oltre mille persone di capire che la Valtellina ha un cuore che batte, un volto ignoto a chi viene da fuori e a cui non è permesso di conoscere altro che gli impianti da sci o altre trappole turistiche con finalità troppo spesso solo speculative.
Molti corridori che già frequentavano la nostra valle sono rimasti incantati da tanta bellezza e torneranno con amici e famiglie per condividere la piacevole scoperta.
Decine e decine di volontari hanno lavorato all'unisono a questa iniziativa che è stata grande sotto ogni aspetto. Al clima di partecipazione e di collaborazione, ha risposto un pubblico caldissimo ed entusiasta.
Atleti, volontari e spettatori: eravamo tutti uniti per qualcosa.
Si è visto un faro che ha illuminato il tunnel buio nel quale speculatori e politici ci hanno cacciato, si è vista la speranza concreta che l'assopito senso di appartenenza a questa valle rinasca e la sua terra con esso. Un grazie di cuore a Marco De Gasperi, Lele Manzi, Giorgio Bianchi, Luca Cantoni, Filippo Andreotta e a tutti quelli che li hanno affiancati nel realizzare questa grande intuizione.
di Beno